Filler Labbra

Filler Labbra

Il terzo inferiore del viso rappresenta una componente fondamentale nell’espressione perché dominata dalla mimica della bocca. Le labbra sono una struttura complessa costituita da pelle, muscoli e mucosa. Differenze razziali determinano una fisiologica variabilità nella predominanza del vermiglione (labbro rosso) sul labbro bianco. Gli individui di razza negroide hanno, per esempio, una componente di mucosa labiale predominante rispetto alla razza caucasica mostrando quindi già per natura labbra carnose. Le labbra, oltre a svolgere la loro funzione fisiologica mimica, fonatoria e alimentare, rivestono nell’immaginario erotico collettivo un ruolo molto importante, particolarmente per il sesso femminile. Purtroppo oggigiorno spesso il sistema di riferimento cui si devono confrontare i pazienti che cercano di “rifarsi le labbra” è alterato, poiché il modello predominante propone labbra “rifatte” ipertrofiche che alterano le fisiologiche armonie degli angoli naso-labiale e labio-mentoniero, nonché la normale occlusione buccale.
Distinguiamo le tecniche a disposizione per ingrandire le labbra in due approcci fondamentali:
1) trattamenti di medicina estetica
2) interventi di chirurgia plastica delle labbra (cheiloplastica)
Nel primo gruppo annoveriamo i filler a base di acido ialuronico, nel secondo tutte le metodiche interventistiche che, tramite un intervento chirurgico, determinano un aumento (o una maggiore esposizione) del labbro rosso.
Gli interventi di cheiloplastica d’aumento sono il lifting del labbro (lip lift), l’impianto di protesi e il lipofilling.

1) TRATTAMENTI DI MEDICINA ESTETICA: FILLER LABBRA
L’acido ialuronico è un componente biochimico della matrice dermica responsabile del tono e dell’elasticità della cute e delle mucose del nostro corpo. Con il tempo e con i fenomeni di aging, la quota prodotta di tale componente si riduce notevolmente e di conseguenza, strutture come le labbra perdono tono, si assottigliano diventando rugose e ipotrofiche. La rivoluzione degli ultimi 20 anni condotta dalla medicina estetica si basa sulla produzione di filler “zona-specifici” con una concentrazione di acido ialuronico cross-linkato ed una consistenza che ne permette l’infiltrazione in diverse zone del viso e del corpo. Nello specifico, per le labbra utilizzo un filler dedicato con effetto volumizzante che garantisce una durata di almeno 6 mesi.

La tecnica di infiltrazione prevede l’utilizzo di ghiaccio o pomata anestetica per desensibilizzare la zona quindi, con uno speciale apparecchio vibratorio che annulla quasi del tutto il dolore, si inizia l’infiltrazione con aghi molto sottili. E’ utile sottolineare come la componente volumetrica maggiore debba essere sempre a carico del labbro inferiore. Spesso capiterà quindi di avere pazienti che richiedono una piccola infiltrazione al labbro superiore e un maggiore volume a quello inferiore per dare un effetto estremamente naturale in termini di guadagno di volume labiale. In casi particolari può essere eseguita anche un’anestesia locale per annullare del tutto la sensazione dolorifica. Il trattamento dura circa 15 minuti, non è particolarmente doloroso grazie alla vibrazione e non provoca ecchimosi nell’immediato. Il paziente può tornare immediatamente alle sue attività dopo il trattamento. In seconda o terza giornata può comparire qualche piccola ecchimosi che è facilmente celabile con i cosmetici.

Non sono descritte reazioni allergiche con questa nuova generazione di filler e l’unica criticità potrebbe essere la formazione di granulomi qualora ci sia un difetto di tecnica, un problema col materiale o una predisposizione della paziente. Controindicazioni: il trattamento non è indicato per soggetti con herpes acuto, donne in gravidanza o soggetti che abbiano già avuto reazioni avverse con altre terapie iniettive locali.
I costi di un filler labbra variano sulla base del numero di fiale utilizzate ed hanno un range tra 300 e 500 euro.

FILLER LABBRA PRE POST

 

2) INTERVENTI DI CHIRURGIA PLASTICA

a. Lifting del labbro (sub nasal lip lift)
Tecnica chirurgica descritta più di trent’anni fa che comporta l’asportazione della porzione superiore del labbro bianco con diversi disegni, ad ali di gabbiano o a corna di toro (bull’s horn).

L’asportazione di cute a tutto spessore e la trazione dovuta alle suture interne determina un innalzamento del labbro bianco con una conseguente maggiore esposizione del vermiglione. Questa tecnica è indicata in soggetti che a seguito di predisposizione genetica o invecchiamento mostrano una sproporzione nel bilanciamento tra labbro bianco e rosso mostrando quindi labbra sottili. Un’altra tecnica di cheiloplastica prevede invece l’incisione direttamente sul bordo del vermiglione, con asportazione a losanga dei margini laterali del labbro superiore e maggiore esposizione del vermiglione stesso.

L’intervento si effettua in anestesia locale, ha una durata di circa 30 minuti e le suture esterne vanno rimosse tra la 5° e la 6° giornata. Nei primi giorni il labbro potrebbe essere edematoso, si raccomanda quindi un periodo di riposo di almeno 2-3 giorni. La cicatrice è pressoché invisibile già dopo 15-20 giorni. costi devono prendere in considerazione quelli della struttura presso cui si opera, l’eventuale presenza di un anestesista e dell’aiuto chirurgo e possono variare tra i 1.500 e i 2.500 euro.

b. L’impianto di protesi (Permalip©)

L’avanzamento tecnologico ha reso disponibile un nuovo concetto di protesi labiale al silicone, specificatamente progettata per tale regione. Questa protesi si presenta morbida al tatto, estremamente flessibile ed elastica, mimando in maniera pressoché perfetta le strutture dei tessuti molli della mucosa labiale. Tale impianto al silicone ha soppiantato l’utilizzo di vecchie protesi al GoreTex© o altri materiali che spesso davano problemi e complicanze. Sono disponibili sul mercato con diverse lunghezze e spessori, tali da adattarle ai desideri del paziente e alle sue proporzioni anatomiche.

Il paziente che opta per una soluzione permanente di aumento volumetrico delle labbra è generalmente un paziente che ha già una storia di filler labiali lunga anni, ma può essere anche un paziente “primario” che sceglie tale metodica come prima opzione. Durante la prima visita si studiano i tessuti delle labbra e i loro rapporti volumetrici per decidere le dimensioni delle protesi da impiantare. Si mostra quindi un campione della protesi al paziente e diversi esempi di casi clinici precedenti simili al suo. Prescritte quindi le analisi di rito e le terapie da seguire, si legge insieme il consenso informato all’intervento o lo si invia per email per un’eventuale seconda visita.
Il giorno dell’intervento la paziente si presenta a digiuno, con abiti comodi e senza trucco, avendo già iniziato le profilassi antivirali e antibiotica. Generalmente prescriviamo anche arnica montana che si è dimostrata un discreto anti-edemigeno.

L’intervento di cheiloplastica tramite impianto di protesi al silicone avviene in regime ambulatoriale o di day hospital, preferibilmente con assistenza anestesiologica per una blanda sedazione. L’intervento inizia con un’anestesia di blocco del nervo infraorbitario e mentoniero e continua con un’anestesia locale delle labbra che diventano quindi completamente insensibili. Attraverso delle piccole incisioni agli angoli della bocca si crea un tunnel al di sotto della mucosa attraverso uno strumento dedicato (pinza di Hartmann). Una volta tunnellizzata la mucosa attraverso la pinza si impianta la protesi. Gli accessi vengono quindi suturati con dei fili riassorbibili che cadono da soli nel giro di una settimana circa. L’intervento ha una durata variabile tra i 30 e i 45 minuti ed un costo dai 2.000 ai 3.500 euro. La paziente può tornare a casa dopo un periodo di osservazione non inferiore alle 3 ore, con la terapia prescritta (antibiotici, antidolorifici e unguenti topici).

Di prassi viene anche raccomandata una profilassi antierpetica da iniziare qualche giorno prima dell’intervento. Si forniscono altresì ulteriori raccomandazioni sui comportamenti sociali, alimentari e di igiene orale da seguire nelle prime settimane post-operatorie. Le labbra rimarranno gonfie per i primi 2-3 giorni e si consiglia un periodo di riposo e astinenza dalle attività ricreative e lavorative di almeno 5-6 giorni. L’aspetto più importante da un punto di vista chirurgico di questi nuovi impianti labiali è che non determinano formazione di capsula pertanto la loro rimozione, anche a distanza di tempo, risulta estremamente facile e rapida.

c. Lipofilling

Altra tecnica chirurgica disponibile per realizzare una cheiloplastica di aumento è realizzare un classico lipofilling. Il grasso è particolarmente indicato per l’aumento volumetrico della mucosa labiale per la sua consistenza, ma come tutti i lipofilling mostra un problema di durata a lungo termine a causa del riassorbimento spesso anche difforme a seconda delle zone. La lipoaspirazione di piccole quantità di grasso può avvenire da diverse zone donatrici, tra cui braccia, fianchi, addome, interno cosce, ginocchio ecc… I volumi di grasso da iniettare infatti sono tali da permettere tale tecnica ad una vasta platea di pazienti anche magri.

Una volta prelevato il grasso con delle cannule da liposuzione questo tessuto viene trattato attraverso centrifugazione o filtrazione e viene trasferito nelle siringhe apposite con delle microcannule da infiltrazione. La tecnica di infiltrazione ricalca in maniera simile quella del filler, stando attenti a non superficializzarsi troppo, rimanendo nel contesto della mucosa e del muscolo orbicolare. L’intervento è di tipo ambulatoriale/day hospital e la degenza è minima (2-3 ore) dopodiché il paziente può riprendere le sue attività dopo 24-48 ore.
I costi variano dai 1.500 ai 2.500 euro.